Un anno non è un tempo sufficientemente adatto a fare bilanci.
Ma per fare ragionamenti, è sempre tempo.
Così, in un anno di blog, ho imparato che:
- la passione, senza la cura e un’attenzione costante, non basta: ecco che ritorna il «bravo ma non si applica»;
- è più facile farle le cose, perché dirle soltanto ti complica la vita: poi devi rispettarlo…
- se sei bravo in ciò che sai fare, non è un premio, ma una condanna: tutti conteranno su di te, e potrai solo fare tutto di più che soddisfare le loro e le tue attese;
- l’esercizio migliora la pratica, non tanto perché affina la tua tecnica, ma perché vedrai le stesse cose con l’esperienza di chi ha già ottenuto quel risultato, per raggiungerne uno ancora più grande;
- scrivere, è la cosa che mi piace di più. Non so prima o dopo cosa, ma sicuramente, di più (quando mi riesce bene).
Se avete un sogno, provateci a realizzarlo; ma se quel sogno è il vostro panettone alla fine del pranzo di un Capodanno, non rinunciateci mai: potreste pentirvene per una mano intera.
Solo che la vita non è un gioco a turno: se passate, (s)finisce.
Auguri, buon Anno.