Cambiamenti

Si dice che l’uomo che si sveglia al mattino è un’altra persona rispetto a quella che finisce la giornata alla sera. Non siamo mai chi eravamo un momento fa, ma come nuvole che si spostano in silenzio, anche noi, impercettibilmente, cambiamo di continuo.

E’ per questo che non ce ne rendiamo conto, e quando apriamo finalmente gli occhi ci sembriamo un’altra persona, l’io di noi stessi visto da quella zia lontana che ci vede crescere tutto d’un colpo dall’ultima volta.

Cambiare è una tensione naturale, a cui non possiamo sottrarci nonostante ansie, paure e dubbi circondino il nostro moto esistenziale.

Forse, però, un cambiamento arriva nel momento in cui meritiamo un’altra chance, e ci dà così la possibilità di migliorare, di provare a fare meglio, di ripartire dopo un brutto errore, di scoprire un nuovo viaggio da fare e sperare in un nuovo obiettivo da raggiungere.

Ci siamo mai chiesti qual è il motivo che ci fa opporre resistenza a un cambiamento? E’ la mancanza di spirito di adattamento, o forse la nostalgia di un passato tanto vicino che potremmo semplicemente chiamare ieri, senza mancare di rispetto all’oggi?

Nuove sfide richiedono sempre notevoli sforzi, è come prendere le misure di un appartamento nuovo dopo un trasloco: all’inizio sembrerà tutto spostato di un metro, ma dopo impareremo ad orientarci anche al buio, sfrecciando di notte in cerca di un bicchiere d’acqua in cucina.

C’è una cosa però che ci accompagna sempre nelle nuove avventure: per quanto insicuri, timorosi o pieni di rimpianti, ci sarà sempre una carica di entusiasmo a fare da contorno alle nostre scelte, una leggera eccitazione che pizzica la nostra curiosità e ci dà la forza di compiere quel passo immenso.

Quando scegliamo di cambiare, ci apriamo nuove strade su cui si può rivelare un percorso migliore di quello che stavamo facendo, anche se all’inizio può sembrarci il contrario: questo perché ci adattiamo talmente tanto a come siamo, da dimenticarci di poter essere anche altro.

Dobbiamo sempre tenere a mente che abbiamo infinite possibilità a nostra disposizione, se solo sapessimo cogliere i segnali che ci arrivano e avere il coraggio di seguirli. E’ come la questione climatica: siamo talmente abituati a vivere così, che non ci rendiamo conto di quanto sia sbagliato. E non è un caso che sia Greta Thunberg, una ragazzina di 16 anni, a ricordarcelo.

Non si è giovani per caso, ma per scelta. E non si può crescere senza cambiare.

E’ con questo entusiasmo allora, con questo spirito, e anche con questa piccola parte di ansia, che anche io ho deciso di cambiare: da oggi mi troverete qui, in uno spazio tutto mio che spero diventi anche nostro, dove gli unici confini entro cui muoversi saranno quello della creatività e dell’immaginazione, misti a tanto entusiasmo e curiosità.

Come diceva Einstein, l’immaginazione ci porterà dappertutto. E allora, buon viaggio!

Sogni in saldo

Una ragazza italiana di 18 anni ha messo all’asta la propria verginita’ su un sito di escort inglese.
Finora, l’offerta piu’alta recapitata e’ pari a 1 milione di euro.
Il motivo della scelta di Nicole (il nome fittizio che si e’ data per mantenere l’anonimato) e’ quello di ottenere la somma necessaria per realizzare il suo sogno, e cioe’ poter studiare all’Universita’ di Cambdrige, oltre ad aiutare economicamente la sua famiglia e comprare una casa ai genitori.
In molti hanno gia’ attaccato la giovane, accusandola di s-vendere il suo corpo e di realizzare una forma di prostituzione velata da nobili scopi.
10 anni fa, anche Raffaella Fico aveva deciso di fare la stessa scelta, per “comprare una casa a Roma e pagare un corso di recitazione”, e anche quella volta si alzo’ un polverone mediatico, specialmente a seguito della sua notorieta’.
A prescindere dalle motivazioni che spingono a prendere questo tipo di decisioni, fatto sta che ci sono ragazzi e ragazze che, pur di raggiungere il proprio obiettivo nella vita, sono disposti a fare qualunque tipo di sacrificio.
E non esiste una scala gerarchica che indichi cosa e’ meglio/peggio fare: perche’ lavorare 16 ore al giorno dovrebbe essere piu’ degno di vendere la propria verginita’? O perche’ dovrebbe esserlo venire pagati al di sotto di ogni soglia ragionevole, dopo aver speso ore dietro un articolo o una consegna?
La storia si puo’ leggere continuamente da piu’ parti. Ma noi scegliamo sempre quella della (finta) morale, come conduzione dei nostri giudizi.
Certo, ci sono valori da preservare, ma spetta a una scelta personale decidere a cosa si e’ capaci di rinunciare. Conseguenze annesse.
Non e’ triste chi ha ambizioni elevate ed e’ disposto a fare sacrifici pur di realizzarle. O comunque non e’ piu’ triste di vedere un sogno infrangersi, o un giovane spento nei desideri.
Invece di scaraventare giudizi, proviamo a rovesciare le condizioni che portano a piegarsi (in tutti i sensi) pur di diventare qualcuno o qualsiasi cosa.
Sarebbe l’offerta migliore da fare ai sognatori. Tutti.

PS: la stessa ragazza ha ammesso, qualche giorno dopo, che si e’ trattato solo di una provocazione, che e’ figlia unica e che non ha alcuna intenzione di intraprendere studi economici. Ora non sa come uscirne. Forse sarebbe stato meglio non entrarci nemmeno.

Chiedo scusa anche io per avere, seppure inconsapevolmente, cavalcato una falsa notizia.